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Friday, August 04, 2006

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DA SAVONA NOTIZIE:http://www.savonanotizie.it/argomenti.php?idarg=2


Acna Cengio, accordo per bonifica e reindustrializzazioneData di pubblicazione: 27/07/2006
“Dall’accordo siglato con Eni per la reindustrializzazione del sito di Cengio partirà una riflessione complessiva riguardante la presenza di Eni in tutta la Liguria e in particolare per altre aree strategiche come Quiliano a Vado e Fondega a Pegli”. Lo ha annunciato ieri mattina il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando (nella foto) nel corso della presentazione del protocollo d’intesa per la reindustrailizzazione del sito ex Acna in Valbormida siglato tra Regione Liguria, società Syndial del gruppo Eni, Provincia di Savona, Comune di Cengio e commissario delegato per la bonifica, il prefetto Giuseppe Romano attraverso cui si stabiliscono i tempi della bonifica del sito che verrà completata entro il dicembre 2007 e della reindustrializzazione. Le prime aree saranno disponibili a partire da settembre di quest’anno. L’accordo di quest’oggi chiude così la ferita storica dell’Acna di Cengio, liberando 20 ettari di territorio e dando il via ad un’operazione di risanamento importante e unica in Italia che si concluderà in tempi brevi e certi. Lo ha assicurato il prefetto di Genova, Giuseppe Romano, che vigila come commissario sulla bonifica a partire dal gennaio 2005 e ha garantito “la sua conclusione entro il dicembre 2007 e nelle sue linee generali e complessive al massimo entro il giugno 2008”. Per l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni “Con questo accordo su cui Eni ha investito 200 milioni di euro si ripara ad una ferita e si dà il via ad un dialogo con la Regione Liguria per impostare la nostra presenza sul territorio”. Attraverso gli investimenti attivati da Eni, 200 milioni dall’89 al 2000 e successivamente altri 200 milioni, è stato infatti possibile, come ha ricordato Carmine Cuomo, amministratore delegato della Syndial SpA “trasferire 120.000 tonnellate di sali sodici essiccati, utilizzando 170 treni e 2.600 vagoni ferroviari, alle miniere in Germania”. “Una complessa operazione di bonifica – ha continuato Cuomo - per la quale sono state utilizzate aziende prevalentemente locali e 240 addetti che hanno prodotto un fatturato di 30 milioni di euro di cui il 30% con una ricaduta territoriale”. Positivi anche i commenti dei rappresentanti degli Enti locali, a cominciare da Ezio Billia, sindaco di Cengio. “Questo accordo – ha detto Billia – testimonia dell’impegno profuso dal presidente della Regione che ha dato un impulso positivo alla sua realizzazione, favorendo una sua veloce conclusione, adesso è arrivato il momento di progettare il futuro di queste aree”. Per le quali esiste già un interesse, come anticipato dal presidente Burlando, “da parte di un gruppo imprenditoriale della Valbormida”. E nelle prossime settimane sarà avviata una riflessione sul valore delle aree, acquisite da Filse, e messe successivamente sul mercato. “Con l’accordo la Regione Liguria ha avviato sul territorio tre importanti opere di bonifica, Cornigliano, Stoppani e l’Acna di Cengio che ci siamo impegnati a chiudere entro questo ciclo amministrativo”. Ha proseguito Burlando “Per quanto riguarda Stoppani – ha detto il presidente – si andrà sicuramente ad un cambiamento visto che la società Val Lerone non è stata soddisfacente, ma in generale possiamo dire che tre importanti siti liguri, da qui al 2010, saranno completamente recuperati”. Il presidente Burlando ha anticipato che “da alcuni mesi abbiamo iniziato una riflessione più complessiva con l’Eni che comprende anche altri obiettivi, riguardanti aree strategiche in Liguria e il ciclo petrolifero, è un ragionamento ad ampio spettro visto l’alto numero di occupati in aziende partecipate da Eni che in Liguria ammontano a 975 unità”. “Ci auguriamo – ha concluso il presidente Burlando – che questo lavoro possa produrre risultati significativi”. Fonte Regione Liguria

Liguria. Regione: replica 3° valico, Acna reindustrializzazioneData di pubblicazione: 26/07/2006
Giunta Burlando respinge al mittente le accuse di Forza Italia La giunta regionale respinge al mittente la nota diffusa ieri dal gruppo consiliare di Forza Italia in cui si afferma che nel prossimo incontro con il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro (rinviato per impegni dello stesso ministro) avrebbe cancellato il Terzo Valico ferroviario Genova-Milano dalle priorità infrastrutturali oggetto di finanziamentI governativi. “Una nota bislacca, sicuramente priva di fondamento. Non meriterebbe risposta, se non fosse che è meglio evitare che bufale del genere corrano il rischio di essere prese sul serio”, afferma l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria Luigi Merlo (nella foto). “Precisiamo subito che le opere prioritarie che riguardano una regione, Liguria compresa, devono essere indicate in un atto formale che si chiama Accordo di Programma Quadro sottoscritto con il governo. Quello che abbiamo trovato nel cassetto firmato siglato dall’ex presidente Sandro Biasotti - aggiunge Merlo - altro non è che un libro dei sogni contenente decine di opere”. “Tanto è vero che già con il precedente governo, con il ministro Pietro Lunardi, avevamo predisposto un atto aggiuntivo che avrebbe fatto una serie ricognizione e avrebbe riportato l’accodo a una fase operativa. Non fu però possibile firmarlo in quanto il governo Berlusconi non garantiva le risorse necessarie per realizzarlo”. “Nei colloquio con il ministro Di Pietro, propedeutici alla sua visita a Genova, che comunque è stato solo rimandata, abbiamo manifestato la necessità di riprendere un percorso operativo all’interno del quale vi sono le opere assolutamente prioritarie: Terzo Valico, Nodo Ferroviario di Genova ( già finanziato, in fase di appalto), il completamento del raddoppio ferroviario Genova-Ventimiglia ( anche questo in parte finanziato), l’Aurelia Bis nelle quattro Province, le risorse per i porti. Quello che emerge con estrema chiarezza, come peraltro affermato dal ministro in Parlamento, è che il Terzo Valico, il cui iter approvativo è terminato al Cipe, anche grazie alla tempestività di Regione Liguria ed enti locali, è un’opera priva di finanziamenti in quanto le procedure più volte indicate dal governo Berlusconi non hanno goduto della conseguente copertura finanziaria. Una pesante eredità frutto di una promessa non mantenuta che il governo Prodi si è trovato sul tavolo”. Merlo ricorda, infine, che nella recente riunione degli assessori alle Infrastrutture delle regioni del Nord che si è svolta a Brescia, nel documento finale Liguria e Piemonte hanno inserito il Terzo valico quale opera prioritaria per il rilancio dell’intero sistema-Paese. Acna, oggi firma su reindustrializzazione del sito Firma del protocollo di intesa per la reindustrializzazione del sito ex Acna di Cengio e conferenza stampa, mercoledì 26 luglio alle 12, a Genova, nella sede di Filse Spa, in piazza De Ferrari 1. I firmatari del documento- alla presenza dell’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni sono: il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, l’assessore all’Ambiente della provincia di Savona Enrico Pagliotto, il sindaco di Cengio Ezio Billia, il presidente di Cengio Sviluppo Ugo Ballerini, il presidente di Syndial Spa Carmine Cuomo, il commissario delegato per la bonifica dell’Acna Giuseppe Romano. Il protocollo di intesa definisce gli interventi necessari al risanamento ambientale e il riutilizzo dell’area per lo sviluppo di attività produttive eco-compatibili. Fonte Regione Liguria


Cengio: risanamento Acna, firmata trattativa (i dettagli)
Eni, attraverso la società Sindial, venderà le aree dell'ex Acna di Cengio (Savona) bonificate, vaste circa 70 ettari, a società pubbliche della Regione Liguria che a loro volta le cederanno a imprenditori privati per rilanciare con produzioni `pulite´ il sito della Val Bormida. È questo il contenuto di un accordo firmato stamani a Genova dall'ad di Eni, Paolo Scaroni, dal presidente della Regione, Claudio Burlando, e dagli altri enti locali. «Abbiamo investito 400 milioni per bonificare l'ex Acna - ha detto Scaroni - e siamo contenti di avere chiuso dopo venti anni una ferita provocata peraltro dalla società che ci ha preceduto, Montedison. Si tratta di una opera di risanamento importante che conferma come Eni rispetti gli impegni presi». Il presidente ligure Burlando ha aggiunto: «ora cerchiamo l' accordo sul valore delle aree che verranno poi messe sul mercato e andranno a imprenditori che vorranno avviare produzioni compatibili con l'ambiente». Entro la fine dell'anno, ha spiegato il Commissario governativo che cura la bonifica dell'ex Acna, il prefetto di Genova Giuseppe Romano, le prime aree saranno già disponibili, mentre entro giugno 2008 tutto il complesso sarà recuperato. Si tratta, ha detto il presidente di Sindial, Carmine Cuomo, di un complesso di 70 ettari, di cui 30 utilizzabili per nuove attività. Sugli altri si trovano varie infrastrutture, tra cui la `palazzina rossa´ di grande valore storico, e il collegamento ferroviario diretto dell'area con la linea Torino-Savona. Cuomo ha ricordato che la bonifica ha tra l'altro comportato il trasporto in alcune miniere della Germania di 120.000 tonnellate di sali sodici essicati, caricati su 2600 vagoni di 120 convogli ferroviari. Verrà salvaguardata l'occupazione: alla bonifica hanno partecipato 240 operai e tecnici specializzati, di cui un centinaio di Sindial, e a Cengio è nato un centro specializzato con 15 esperti che potrà in futuro occuparsi di altri interventi di risanamento.
r.c.
Mercoledì 26 Luglio 2006 ore 14:43




DA AGENFAX:http://www.agenfax.it/index.php/component/option,com_frontpage/Itemid,1/


TORINO: ACNA DI CENGIO, PERCHE’ LA REGIONE NON PARTECIPA ALLE INIZIATIVE DI BONIFICA DELLA LIGURIA?


(el.cor. 7/8) - “La questione della bonifica dell’ex Acna (foto) di Cengio non può essere strumentalizzata a scopi elettorali per poi cadere nel dimenticatoio una volta conquistata la Regione”. Ad affermarlo è il consigliere regionale di Forza Italia Ugo Cavallera, che in un’interpellanza ha chiesto spiegazioni alla Presidente Bresso e alla Giunta della mancata partecipazione della Regione Piemonte all’importante accordo firmato pochi giorni fa tra Regione Liguria, Provincia di Savona, Comune di Cengio, ENI, Filse e Ufficio del Commissario per la bonifica e reindustrializzazione del sito dell’Acna di Cengio, in Val Bormida. “Non riusciamo a capire il perché di questa assenza, dato che il Piemonte avrebbe dovuto essere protagonista di un’intesa inerente il futuro di un’area, comprendente anche il comune piemontese di Saliceto, classificata sito di interesse nazionale, così come previsto dalla legge e sancito da accordi siglati in sede ministeriale nel 2000”, prosegue Cavallera.
"Il consigliere azzurro ha chiesto alla Giunta regionale di dichiarare se è stata rilasciata certificazione dell’avvenuta bonifica della zona che si intende reindustrializzare e che venga espresso un parere sulla plausibilità della tempistica e dei lavori di completamento della bonifica del sito, annunciato per fine 2007, o al massimo per il 2008, quando in realtà gli interventi nelle zone perimetrate, lungo il corso del Bormida piemontese a valle dello stabilimento, ad oggi non sono ancora stati del tutto definiti. “E’ nostro preciso interesse comprendere i motivi che hanno portato al mancato coinvolgimento della Regione Piemonte nelle ultime iniziative assunte dalle Regione Liguria. Ci pare un atteggiamento contraddittorio, considerato il fatto che la Presidente Bresso durante la campagna elettorale assicurava il massimo accordo con il Presidente Burlando, allora anch’esso candidato, e aveva addirittura promesso il ritorno del precedente commissario preposto alla bonifica, mentre ora tutta la vicenda è caduta nel silenzio”, continua Cavallera. “Vogliamo quindi sapere quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione regionale e quali iniziative si intendono assumere perché venga assicurato l’integrale completamento della bonifica, sia nel sito Acna, sia nel tratto piemontese del Bormida, che richiede anche la definizione di opportune misure di presidio ambientale, vista la notevole quantità di rifiuti che, messi in sicurezza, continueranno a permanere nell’ex stabilimento”.

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