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Wednesday, December 27, 2006

da l' ancora: valle spaccata, la provincia di alessandria si attiva; se uno solo li molla un attimo ricominciano come prima e più di prima

link:
http://www.lancora.com/06/2006-12-24/art_1p_03.html

testi:


Sul problema Acna la Valle è spaccata

Acqui Terme. E sotto l'albero c'è il "bidone" Acna oggi Syndial. Richiesta di proroga dell'emergenza e conseguente rinnovo del mandato del commissario Prefetto dott. Romano, da parte degli amministratori piemontesi dell'alta valle e possibile stanziamento di quasi 5 milioni di euro, per la realizzazione nel territorio del Comune di Cengio di un impianto di depurazione intercomunale a servizio dei comuni di Cengio, Millesimo, Roccavignale e Cosseria. I soldi verrebbero presi dai fondi destinati alle opere di bonifica dell'Acna e della Valle Bormida.E così nelle associazioni ambientaliste, meglio sarebbe dire operanti per il territorio, e tra gli amministratori piemontesi della media e bassa valle Bormida è stato di mobilitazione, perché in questo mese di dicembre sono stati adottati o stanno per essere presi provvedimenti che escludono la Regione Piemonte e le altre amministrazioni periferiche e tantomeno le associazioni.I piemontesi della media e bassa valle pensavano che con la partenza dell'ultimo treno dallo stabilimento di Cengio, si ripristinasse la normalità. Cessata emergenza, non rinnovo del mandato al commissario Romano e ritorno ai tavoli tra le regioni Piemonte e Liguria ed il Ministero dell'Ambiente, per continuare il risanamento e la bonifica della valle.Sin dalla nomina del commissario straordinario dell'Acna e con la sua prima uscita in Acqui, non si era creato un bel clima.Non è che ci si fosse innamorati dell'avv. prof. Stefano Leoni, ma non si è capito la sua destituzione, visto che aveva operato con grande competenza, rapidità e attenzione ai denari.È stato l'unico caso di rimozione di un tecnico positivo, in un Paese, dove è difficile sostituire e chiedere conto a manager di enti pubblici che dilapidano fondi dei contribuenti italiani.E come accade in queste vicende si apprende anche che Leoni e i suoi collaboratori costavano la metà (sui 300.000 euro annui).Ma al di là di tutto Leoni aveva, per la prima volta, avvicinato e fatto lavorare unitariamente i piemontesi e liguri.La Regione Piemonte non deve stare al palo deve farsi sentire e non essere tagliata fuori. Deve riprende quel lavoro di coordinamento del passato, da Alessandria a Saliceto. Se oggi si facesse una manifestazione la valle sarebbe spaccata. Da Gorzegno in giù nessuno si muove.Ma nonostante tutto buon Natale, soprattutto a Edo Ronchi, perché senza di lui avremmo il Re. Sol. (G.S.)

Emergenza finita stop al commissario

Ordine del giorno della Giunta provinciale di Alessandria (20 dicembre), sullo stato di attuazione della bonifica del sito ex Acna di Cengio, Saliceto e fiume Bormida. Il presidente della Provincia Paolo Filippi ha rimarcato che: "Il completamento dell'ultimo intervento di messa in sicurezza dell'emergenza, ha segnato la fine dello stato di contingente pericolo per la Valle Bormida. Se da un lato si è finalmente concluso il lungo percorso del superamento dell'emergenza venutasi a creare in tutta la valle Bormida dall'altro non si può che ribadire la necessità che debbano essere proseguiti e completati gli interventi di risanamento e ripristino ambientale, quale livello di risanamento minimo dovuto alle collettività piemontesi e liguri. Si vuole contestualmente sottolineare come negli ultimi due anni è andato un po' scemando quello spirito originario di collaborazione attiva e proficua fra le Amministrazioni Nazionali, Regionali e Locali che aveva portato nel 2000 alla sottoscrizione di un apposito accordo e condiviso a tutte le Amministrazioni interessate: tre Ministeri, due Regioni e tutte le Province coinvolte per territorio.Oggi dobbiamo a tal riguardo registrare che dopo sei anni è stato siglato un protocollo d'intesa che esclude la collettività piemontese e che intende deresponsabilizzare chi invece ha inquinato facendo ricadere sulla popolazione gli oneri di gestione di un sito ancora da bonificare".La Giunta provinciale all'unanimità, ha deliberato: 1) Di ritenere superate le condizioni che avevano portato alla dichiarazione dello stato di emergenza. 2) Di richiedere che venga dato avvio immediato agli interventi di risanamento e ripristino ambientale del sito secondo le procedure ordinarie, costituendo un Osservatorio Interregionale di supporto all'istruttoria per il procedimento di valutazione degli interventi di bonifica e di ripristino ambientale. 3) Di richiedere che sia aggiornato l'accordo di programma del 4/12/2000 per completare le operazioni di bonifica, avvalendosi delle due società Consortili Liguri e Piemontesi (Cesta e Creb) e sia avviato un tavolo congiunto di definizione dello sviluppo sostenibile della Valle, sia sul versante ligure che piemontese, tenendo conto anche della futura fruizione del Fiume Bormida. 4) Di invitare la Regione Piemonte affinché si attivi in tutte le forme possibili per la sospensione e la revisione del protocollo d'intesa del 26/07/2006. 5) Dispone affinché il presente ordine del giorno sia inviato al Ministro dell'Ambiente, alla Regione Piemonte, alla Regione Liguria, alla Provincia di Savona, alla Provincia di Cuneo e alla Provincia di Asti".

Depuratori con soldi opere di bonifica

In merito alla vicenda Acna (oggi Syndial) le associazioni operanti a favore della tutela del territorio della Valle Bormida: WWF gruppo locale di Acqui Terme, Adriana Ghelli; Valle Bormida Pulita, Marina Garbarino, e Associazione Rinascita ValleBormida, Maurizio Manfredi, sono in stato di massima all'erta, per l'ennesimo colpo di mano di Bertolaso, sostengono, a pochi giorni dalla scadenza (fine mese) del mandato del commissario per l'emergenza Acna, Prefetto Romano e proprio mentre al ministero dell'Ambiente si sta valutando se prorogare o meno il suo incarico.Scrivono le associazioni: "Sulla Gazzetta Ufficiale n. 289 del 13-12-2006 è stato pubblicata l'Ordinanza n. 3555 concernente "Disposizioni urgenti di protezione civile" che, all'articolo 8 contiene una sgradita "sorpresa natalizia" per la Valle Bormida.Tale ordinanza autorizza infatti il commissario delegato prefetto Romano "a porre in essere le attività per la realizzazione nel territorio del Comune di Cengio di un impianto di depurazione a servizio dei comuni di Cengio, Millesimo, Roccavignale e Cosseria".I fondi necessari verrebbero attinti dalla contabilità speciale intestata al commissario per un importo pari a 4.720.000 euro (oltre 9 miliardi delle vecchie lire).In parole povere, sulla base di quest'ordinanza, dietro alla quale, con ogni evidenza, si nasconde lo zampino del capo della protezione civile dr. Bertolaso, con i più ampi poteri di deroga, il commissario Acna potrebbe utilizzare fondi destinati alle opere di bonifica dell'Acna e della Valle Bormida per costruire un depuratore intercomunale.Questo mentre ancora non è nemmeno stata avviata la progettazione della bonifica di aree pubbliche gravemente inquinate, ricadenti anche nel territorio del Comune di Saliceto, che rappresenta uno dei compiti principali ai quali il dr. Romano avrebbe dovuto da tempo provvedere.Noi non siamo affatto contrari al fatto che, in previsione della cessazione dell'esercizio dell'impianto di depurazione dell'ex Acna, si realizzi un più piccolo impianto al servizio dei sopracitati comuni, ma certamente questo non può avvenire distraendo fondi destinati a opere di bonifica che da troppo tempo attendono di essere realizzate.Ci auguriamo che, di fronte a questo tentativo di esproprio dei diritti primari della nostra popolazione, i comuni dell'alta valle piemontese aprano finalmente gli occhi e la smettano di appoggiare questa gestione commissariale.Certamente noi non resteremo a guardare e attiveremo ogni iniziativa legalmente possibile per impedire che si possa concretizzare questo scellerato disegno ordito a danno del nostro territorio".

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