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Tuesday, July 10, 2007

da newsfood.com:Acna. Cavallera: ''Necessario che il consiglio se ne occupi''

http://www.newsfood.com:80/Articolo/Italia/20070709-Acna-Cavallera-Necessario-consiglio-occupi.asp


Acna. Cavallera: ''Necessario che il consiglio se ne occupi''
Presentata una richiesta sottoscritta da numerosi esponenti dell’opposizione per una seduta straordinaria a palazzo Lascaris
Domenico Tomatis - 9 Luglio 2007

Torino, 9 Luglio 2007 - L’allarme a più riprese lanciato delle associazioni di tutela della valle Bormida, sulle condizioni di salute della popolazione e gli sviluppi recenti del processo di bonifica dei siti ex-Acna, richiede un approfondimento in Consiglio regionale, per stimolare la Giunta a un maggior impegno. Ne è convinto Ugo Cavallera, consigliere regionale di Forza Italia, che ha presentato una richiesta, sottoscritta da numerosi esponenti dell’opposizione per una seduta straordinaria a palazzo Lascaris.
“Già due mesi fa – dice Cavallera – avevo richiesto alla Giunta di informare il Consiglio su questo tema, che è sempre stato e a mio avviso ancora è un caso emblematico. A mio avviso non si può tollerare lo squilibrio di funzioni che c’è in questo momento tra Piemonte e Liguria, dopo la decisione di mantenere lo stato di emergenza solo a Cengio, e tornare invece alle procedure ordinarie a Saliceto e in tutta la Val Bormida piemontese. Ciò che maggiormente mi stupisce è che questa situazione sia stata accettata, se non favorita, da un ministro verde, Pecoraro Scanio, e accolta senza battere ciglio da una Giunta regionale di centrosinistra, che in campagna elettorale si era fatta paladina delle richieste delle associazioni ambientaliste. Le stesse che ora sono costrette a protestare in pubblico e sui giornali, perché evidentemente non riescono a parlare con le istituzioni”.
Cavallera condivide le preoccupazioni espresse dalle associazioni ambientaliste riguardo al venir meno della collaborazione tra Piemonte Liguria, dopo che il commissariamento è stato prorogato solo per il territorio ligure, e non per quello piemontese, come era sempre stato in precedenza.
“E la responsabilità cade anche sulla Giunta Bresso – prosegue Cavallera – che non ha più richiesto la proroga, come se dopo lo svuotamento dei lagoon si potesse subito ritornare alla normalità. Dimenticando invece che è ancora attuale il problema della bonifica dei territori inquinati soprattutto in Piemonte, e anche per i siti, c’è da tenere conto anche quello di Pian Rocchetta a Saliceto”.
Ora che al commissario, che ha autorità sul territorio ligure, sono stati affidati anche compiti per la reindustrializzazione dell’area, insiste Cavallera “il Piemonte è escluso dalla possibilità di intervento, a sostegno del proprio territorio. Insomma, dopo aver subito la quantità maggiore di inquinamento nell’arco di decenni, aver lavorato per anni alla bonifica, ora che si tratta di chiudere la questione, puntando sullo sviluppo, il Piemonte ne è fuori. Avendo accettato fondi per 30 milioni di euro, che non sono esaustivi per le esigenze di rilancio della Valle Bormida”.

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