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Thursday, May 03, 2007

da la gazzetta d' alba, c. olocco:Valbormida: Corte dei conti

http://www.stpauls.it/gazzetta/0718ga/0718ga01.htm



I 6,5 milioni dello Stato stanziati per la bonifica

Valbormida: Corte dei contimette i fondi sotto esame?
di CORRADO OLOCCO

La Corte dei conti starebbe valutando la destinazione della prima tranche dei fondi ministeriali per il risanamento della Valle Bormida. La notizia sta circolando da qualche tempo, ma al momento non si hanno notizie di pronuciamenti ufficiali da parte dell’organismo di controllo. Sotto esame sarebbero finiti i 6,5 milioni di euro di cui si è parlato parecchio nei primi mesi dell’anno, con polemiche soprattutto legate al fatto che la maggior parte della somma era stata destinata ai paesi dell’alessandrino, penalizzando quindi i centri del tratto cuneese della Valle, più colpiti dall’inquinamento Acna.
L’attenzione della Corte dei conti sarebbe però soprattutto rivolta all’utilizzo della somma, per controllare che non ci siano state distrazioni di fondi o destinazioni non corrette.
La prima tranche (lo stamziamento complessivo è di 30 milioni di euro in tre anni) prevedeva, oltre a 400 mila euro per il Consorzio regionale per le bonifiche presieduto da Stefano Leoni (da usare per gli studi degli interventi di bonifica e riqualificaizone ambientale), una lunga serie di interventi per il rifacimento o il pontenziamento di reti fognarie, acquedotti e depuratori in una trentina di paesi della Vale Bormida e dell’alta Langa.
Commenta il consigliere regionale Alberto Cirio, che a gennaio sollevò il problema della ripartizione dei fondi troppo "sbilanciata" a danno del cuneese: «Pur nel rispetto dei ruoli e delle competenze della Corte dei conti, credo serva un po’ di elasticità nella valutazione. La Valle Bormida ha sì bisogno della bonifica, ma anche di opere pubbliche. Queste zone hanno sempre ottenuto pochi fondi e sarà difficile che possano ottenerne altri. Il risanamento della zona passa anche attraverso la realizzazione di opere pubbliche utili al rilancio socio-economico del territorio».
Corrado Olocco

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