Sui giornali

SUI GIORNALI

Tuesday, February 20, 2007

da la gazzetta d' alba, corrado olocco: Valbormida, fondi ad Alessandria

http://www.stpauls.it/gazzetta/0705ga/0705ga02.htm



Valbormida, ad Alessandriala maggior parte dei fondi...
di CORRADO OLOCCO

Cirio: penalizzati i paesi più colpiti dall Acna; si utilizzi meglio il resto dei fondi statali.
La prima tranche dei finanziamenti statali per la Valle Bormida (6 milioni e mezzo di euro) privilegia l’alessandrino e penalizza il cuneese. Lo afferma il consigliere regionale Alberto Cirio (Forza Italia) che, in una nota diffusa nei giorni scorsi, rileva: «Nel complesso considero positivo questo stanziamento per una zona martoriata da anni di inquinamento, ma ho molte perplessità sul fatto che la somma sia stata destinata senza nessuna concertazione con il territorio e con finalità che hanno, al momento, privilegiato non il risarcimento, bensì gli interventi legati al sistema idrico e fognario. A tutto ciò si aggiunge il fatto che i Comuni dell’alessandrino, più distanti dall’Acna rispetto a quelli cuneesi, hanno ottenuto maggiori risorse».
Ai paesi della provincia di Alessandria andranno 3 milioni e 470 mila euro; a quelli della Granda 2 milioni e 630 mila euro. Il totale ammonta a 6 milioni e 100 mila euro; alla cifra vanno aggiunti i 400 mila euro destinati al Consorzio regionale per le bonifiche presieduto dall’ex commissario Stefano leoni, che dovrà eseguire studi e indagini per predisporre gli interventi di bonifica e riqualificazione delle aree demaniali lungo il fiume.
Prosegue Cirio: «Sono ancora disponibili circa 23 milioni di euro (lo stanziamento è infatti di 30 milioni in tre anni, nda) e credo che nell’assegnazione di queste somme dovranno essere privilegiate le finalità di risarcimento dei danni e si dovrà riservare particolare attenzione ai Comuni cuneesi che, per vicinanza geografica, hanno subito maggiormente la presenza dell’Acna».
Cirio, assieme al diessino Giorgio Ferraris, ha chiesto al Presidente della comunità montana Langa delle Valli, di organizzare un incontro coi sindaci della zona per discutere una proposta comune che possa incidere sulla destinazione dei fondi restanti.
Ecco gli interventi previsti nel tratto cuneese della vallata. A Saliceto, estensione reti fognarie e completamento impianto di depurazione (280 mila euro); a Camerana, potenziamento acquedotto (140 mila euro) e rifacimento impianti di depurazione e tratti di fognatura (130 mila); a Monesiglio, sistemazione reti fognarie nel concentrico (40 mila euro); a Prunetto, adeguamento reti fognarie e fosse imhoff (50 mila); a Gottasecca, adeguamento tratti rete fognaria e fosse imhoff (40 mila euro); a Gorzegno, dismissione fosse imhoff e nuovi tratti di fognatura con stazione di sollevamento (40 mila); a Levice, nuovi tratti di rete fognaria e nuovo impianto di depurazione in borgata Grilli (50 mila); a Torre Bormida, adeguamento impianto di depurazione e tratti di rete fognaria (50 mila); a Bergolo, tratto rete fognaria e sostituzione fosse imhoff (40 mila); a Cortemilia, estensione e rifacimento reti fognarie con stazione di sollevamento (160 mila); a Perletto, rifacimento e completamento rete fognaria nel centro abitato (85 mila). Inoltre, a Castino, Cortemilia, Niella, Perletto, Pezzolo e Saliceto, sono previsti lavori di potenziamento delle reti di adduzione (810 mila euro).
Altri interventi sono previsti in alcuni Comuni limitrofi: a Castelletto Uzzone 155 mila euro per un collettore fognario per adduzione di scarichi; a Mombarcaro 70 mila per il rifacimento del collettore fognario di frazione San Bernardo, per il nuovo tratto del collettore per la messa in sicurezza dell’area di salvaguardia delle sorgenti di frazione Violi e per la sostituzione delle fosse imhoff; a Murazzano 290 mila euro per la costruzione di nuovi tratti di fognatura per adeguamenti degli scarichi nelle località Mattarelli, Roncaldo, Scarrone, San Bernardo e Larone; a Niella 100 mila euro per il rifacimento e completamento della rete fognaria nel centro abitato.
Intanto, nei giorni scorsi, è stato smantellato quello che avrebbe dovuto essere l’inceneritore Re-sol, il discusso impianto che l’Acna iniziò a costruire tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 per smaltire i reflui dei lagoons e la cui realizzazione venne duramente contestata dalle popolazioni e dagli amministratori piemontesi, fino alla bocciatura definitiva, sancita nel 1997 dal ministro dell’ambiente Edo Ronchi.
Corrado Olocco

0 Comments:

Post a Comment

<< Home