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Thursday, May 15, 2008

da la gazzetta d' alba, c. olocco: rifiuti da acna a campania

http://www.sanpaolo.org/gazzetta/0813ga/0813ga04.htm#1


MONESIGLIO - Documenti aziendali confermano lo smaltimento dei rifiuti in Campania e in varie altre parti d’Italia
Acna-Pianura: solo andata
di CORRADO OLOCCO
Nel 1990, 10 mila tonnellate di fanghi derivanti dalla depurazione delle acque reflue dei processi produttivi dell’Acna raggiunsero la discarica di Pianura, in Campania. I materiali usati nel processo produttivo erano naftalina, benzolo, soda caustica, acido solforico e ammoniaca. Lo confermano alcuni documenti custoditi presso il centro di documentazione "Patrizio Fadda", a Monesiglio, realizzato e gestito dall’associazione Valbormida viva. I rifiuti finiti in Campania sono quindi di più di quanti ipotizzò la Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti in alcune audizioni del 1997 e del 2000, nelle quali si parlò di 1.000 tonnellate. Sono però anche meno delle 800 mila tonnellate citate dalla Regione Piemonte all’inizio di quest’anno.
Un documento del 27 novembre 1989, descrive quantità e tipo di rifiuti da trasportare in Campania. Si trattava, tecnicamente, di "rifiuti speciali" (descritti come «solidofangosi, di colore marrone scuro, con odore leggero di materiale in fermentazione»). Secondo il documento erano previsti conferimenti giornalieri. Dunque, in quel periodo, ogni giorno un camion partiva da Cengio diretto nel napoletano carico di fusti contenenti rifiuti speciali. La bolla di accompagnamento del 20 aprile 1990 che riproduciamo sopra parla di un carico netto di 27,220 tonnellate di "fanghi biologici primari e secondari inerti". Eloquente la causale del trasporto: smaltimento finale. Uno dei tanti viaggi di sola andata dalla fabbrica di Cengio alla discarica diventata "famosa" nei mesi scorsi con l’emergenza rifiuti in Campania.
La bolla di accompagnamento di un camion che il 24 aprile 1990partì dall’Acna per raggiungere la discarica di Pianuracon un carico di 27.220 chilogrammi di rifiuti speciali.
Un quadro completo di dove andarono a finire nel 1989 i rifiuti Acna emerge invece da una tabella allegata a un documento del gruppo consiliare dei Verdi alla Regione Liguria, datato 25 marzo 1991. La quantità complessiva di rifiuti smaltiti nel 1989 dall’Acna fu di 66.860 tonnellate. La maggior parte (65.797 tonnellate) è rappresentata da rifiuti speciali, ossia gessi industriali, fanghi biologici, ossidi di ferro, residui carboniosi e oli esausti. Ci sono poi 1.021 tonnellate di rifiuti speciali assimilabili agli urbani e 42 di rifiuti tossici e nocivi. Questi ultimi finirono nell’inceneritore dell’azienda francese Solamat, a Rognac, presso Marsiglia. Quelli assimilabili agli urbani vennero trasportati in discariche a Bene Vagienna, Vergiate (Varese), Fossò (Venezia) e Vighizzolo di Montichiari (Brescia). I rifiuti speciali furono invece smaltiti in discariche a Cividale del Friuli (Udine), Verretto (Pavia), Torrazza Piemonte (Torino) e Giuliano (Napoli) o negli impianti di trattamento di Broni (Pavia), Orbassano (Torino) e Robilante, nel cuneese.
La questione dello smaltimento dei rifiuti Acna in Italia e all’estero (nel 1987 ne furono trovati nel porto di Sulima, in Romania) venne già sollevata all’inizio degli anni ’90 da Renzo Fontana sul periodico Valle Bormida pulita. Al Centro di documentazione di Monesiglio c’è la copia di una lettera inviata nel 1993 dal compianto giornalista di Gorzegno alla redazione del programma Zona franca, nella quale si parla del periodo 1988-89, quando l’Acna, scriveva Fontana, portò 53 mila tonnellate di rifiuti a Pavia, 33 mila a Torrazza Piemonte e oltre 20 mila a Napoli. Nel 1991 e nel 1992 Fontana segnalò il caso anche al programma di Michele Santoro Samarcanda, ma non ebbe risposta.
Corrado Olocco

Grazie a "Valbormida viva"

Un doveroso ringraziamento va rivolto al presidente dell’associazione Valbormida viva di Saliceto, Ilvo Barbiero, e al direttore del Centro di documentazione sul caso Acna, Marcellino Bertola, che ci hanno permesso di consultare i documenti citati nell’articolo.