Sui giornali

SUI GIORNALI

Tuesday, October 24, 2006

Il wwwf si oppone alla rinomina del commissario e presenta esposto sui vertici della protezione civile

ecco il link af agenfax:

http://www.agenfax.it/index.php/content/view/1323/131/

ecco il testo:

ACQUI TERME: IL WWF PER L' ACNA DI CENGIO


(Adriana Ghelli 6/9) - Il WWf Italia sta procedendo per la presentazione del ricorso al TAR per l’annullamento dell’ordinanza con la quale viene rinominato il Prefetto di Genova come commissario delegato e ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Roma, con il quale viene chiesto l’avvio di un’indagine contro i vertici del Dipartimento della Protezione Civile per i reati di omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio, falso e violazione dell’art. 650 del Codice Penale. (Foto: l' Acna di Cengio).
L’esposto è conseguenza della diffida, già trasmessa al Dipartimento della Protezione civile, all’inizio di questo mese, con la quale si chiedeva di emanare un’ordinanza conformemente alle pronunce del TAR di Genova e del Consiglio di Stato, per consentire al dottor Leoni di poter svolgere a pieno titolo le funzioni commissariali, come riconosciuto dalla giurisprudenza. Del resto, l’iniziativa del Governo si presenta non solo come un’arrogante prevaricazione, ma dimostra anche l’assoluta ignoranza sullo stato di avanzamento dei lavori di risanamento a Cengio. Le pretestuose motivazioni che sosterrebbero l’ordinanza dello scorso 5 agosto, n. 3455, infatti, offrono una chiara dimostrazione al riguardo. Viene, infatti, sostenuto che la necessità di nominare un nuovo commissario si basa sulla” particolare gravità della situazione determinatesi nel sito di interesse nazionale Cengio e Saliceto con riferimento, specificatamente, all’imminente stagione delle piogge”. Oltre al fatto che la situazione di gravità non può considerarsi esistente, se la stagione delle piogge non è ancora giunta - e quindi tale affermazione rimane priva di logico fondamento - , ma è noto che tale rischio non si può comunque ritenere sussistente. Il pericolo conseguente alle forti piogge nella realtà di Cengio di Saliceto, infatti, consiste nell’eventuare straripamento del fiume Bormida e nell’inondazione dell’area degli stabilimenti, che in realtà risulta essere già stato affrontato durante la gestione del dottor Leoni. E’, infatti, in fase di completamento – entro il prossimo mese di ottobre – il muro argine capace di sostenere un’onda di piena pari a 1750 mc/s. In altre parole, con l’ordinanza del 5 agosto è stato dato mandato al Prefetto di Genova di fare attività già compiute da Leoni. Si tratta di un vero e proprio spreco di risorse e di tempo. Dunque si assiste alla documentata arretratezza nelle conoscenze e inidoneità da parte delle strutture chiamate dal Governo ad affrontare il superamento dell’emergenza nel sito dell’ex Acna di Cengio e Saliceto. Riguardo al rapporto con il Prefetto di Genova, dottor Giuseppe Romano, si ritiene che non si deve dare seguito a nessuna collaborazione con il medesimo, in quanto la sua nomina a commissario è palesemente illegittima e gli atti che potrebbe compiere sono viziati da totale invalidità. Alla Regione Piemonte si chiede di: - presentare ricorso al TAR per l’annullamento dell’ordinanza del 5 agosto, che nomina il Prefetto di Genova commissario delegato all’emergenza Cengio e Saliceto; - non convenire ad alcuna conferenza di servizi dallo stesso convocata; - non collaborare ad alcuna procedura amministrativa intrapresa dal Prefetto. Tuttavia di fronte alla necessità di superare lo stato di crisi ambientale, si chiede alla Regione Piemonte di: - procedere autonomamente e secondo le proprie competenze a svolgere l’istruttoria sulla caratterizzazione di Pian Rocchetta, intimando all’ex Acna di ricercare, secondo le indicazioni dettate dall’Arpap, su tutti i campioni i Pcb e le diossine. - Elaborare un piano di sviluppo ecosostenibile per la Valle Bormida, capace di indirizzare la bonifica e il ripristino ambientale; - Di verificare l’eventuale cooperazione da parte della Regione Liguria riguardo allo svolgimento delle summenzionate attività

Monday, October 16, 2006

gli articoli dei giornali cuneesi verrano posti su un sito

ecco il futuro link: www.periodicicuneesi.it
ci saranno i giornali a partire dalla metà dell' 800, quindi prima della nascita dell' ACNA

Monday, October 09, 2006

da l' ancora:Nuovi modelli di sviluppo per la valle bormida

ecco il link:
http://www.lancora.com/06/2006-10-08/art_ca_01.html

il testo:

Nuovi modelli di sviluppo per il futuro della Valbormida

Cairo Montenotte. Grazie alla lodevole iniziativa del Comitato "Liberare la Vallebormida e La Provincia di Savona", costituito da privati cittadini ed Associazioni, animati da passione civile e spirito d´iniziativa, sulle prospettive future della provincia di Savona si è discusso sabato 30 settembre alla Soms di Cairo nel corso di un convegno nel quale, focalizzando l´attenzione sulla Valbormida (l´area che meglio simboleggia l´attuale stato di crisi della provincia), si sono posti a confronto due modelli di sviluppo economico.Il modello di sviluppo corrente, che postula il potenziamento del sistema portuale savonese e l´ampliamento della produzione di energia con combustibili fossili come prevalenti se non addirittura unici motori dell´economia locale, è stato comparato con la prospettiva di una serie coordinata di nuove attività, ispirate dalla convinzione che operare in armonia con i cicli naturali costituisca oggi un´attraente e forse imprescindibile opportunità per la produzione di reddito. Nel corso del convegno sono stati evidenziati (da Agostino Cappelli dell´Università di Venezia e da Bruno Dalla Chiara dell´Università di Torino) i limiti di credibilità delle vantate possibilità di sviluppo commerciale del sistema portuale di Savona, sia per ragioni di strategia generale (difficoltà di inserimento nei flussi internazionali delle merci), sia per ragioni logistiche (insufficienza delle infrastrutture di comunicazione). Virginio Fadda del MODA di Savona ha evidenziato le tragiche conseguenze sull´ambiente e sulla salute derivanti dalla combustione del carbone per la produzione di energia elettrica, sottolineando inoltre come la Provincia di Savona sia inadempiente, in relazione alle leggi vigenti, per quanto riguarda la predisposizione di un´efficiente rete di monitoraggio dell´inquinamento atmosferico. È stato sottolineato, quindi, come l´ampliamento a carbone della Centrale di Vado Ligure e la costruzione della nuova centrale di Ferrania si collochino nell´ambito di uno sviluppo non sostenibile. La difficoltà di bonifica di un sito altamente inquinato (come ACNA di Cengio) e le prospettive della sua riutilizzazione sono state illustrate da Stefano Leoni, vice-presidente di WWF Italia. Un breve ma significativo intervento di Arturo Colantuoni Sanvenero, amministratore delegato di Fiera Milano International, ha sottolineato come il punto di osservazione privilegiato di un sito fieristico permetta di esaltare le nuove linee di tendenza nel trattamento dell´energia, che portano a preferire le fonti rinnovabili come sole e vento.Sono poi stati presentati dagli autori il progetto KITEGEN (ideato da Massimo Ippolito, presidente di Sequoia Automation di Chieri), che rappresenta una soluzione ardita e particolarmente innovativa al problema dello sfruttamento dell´energia eolica, ed il progetto-cornice Savonadomani (concepito da Giuseppe Antonio Ozenda, team leader di Consulteam di Savona) che, ignorando presunte "vocazioni" e sforzandosi di esorcizzare pregiudizi ideologici e nostalgie passatiste, vuole costituire una corposa proposta (articolata in 30 sotto-progetti, incluso Kitegen) per suggerire alla comunità della provincia di Savona una nuova strategia di evoluzione basata sull´integrazione di attività produttive e culturali ispirate dal concetto moderno (ma in realtà senza tempo) di equilibrio dinamico fra uomo e natura. La manifestazione è stata completata da un´esposizione di soluzioni ed elementi tecnologici per l´uso razionale di energia a cura di alcune ditte produttrici (Oddino, Fera, Idrocentro). L´attento pubblico presente, tra cui molti alunni delle scuole valbormidesi, ha poi dato vita ad un animato dibattito che ha permesso di apprezzare il senso dell´invito rivolto dagli organizzatori a quanti desiderino ancora immaginare e progettare con entusiasmo e creatività il proprio futuro.